Essi sono:
1) COLORAZIONE PER SOLUZIONE.
2) COLORAZIONE PER SOSPENSIONE.
Il primo metodo ha il vantaggio di dare luogo a vetri colorati e TRASPARENTI e quindi il rivestimento vetroso assume una sua peculiare caratteristica di bellezza e profondita' di colore. Presupposto perche' si abbia questo tipo di colorazione e'il fatto che "l' Agente Colorante" si sciolga nel vetro stesso quando questo e' allo stato fuso. Questa particolarita' e' chiaramente legata alla natura del vetro ed alla temperatura alla quale viene portato ma oltre a questi parametri principali ,ne esistono altri di natura chimica, per cui si verifica un fenomeno del tutto analogo a quello della soluzione di un sale in acqua. Se questo sale, od i componenti nei quali esso si dissocia quando si scioglie, sono colorati, si sarà impartita una colorazione alla soluzione, sia essa un vetro, od un altro liquido.
Questa proprieta' e' un comportamento peculiare di molti ossidi metallici, tra i quali ricordiamo:
- L'OSSIDO DI RAME che da' colorazione verde con variazioni dal verde-blu al verde-giallo. In taluni vetri la colorazione assume una tonalita' decisamente blu-celeste molto bella ed unica. Purtroppo la colorazione impartita dal rame risente in modo notevolissimo delle condizioni di cottura del pezzo ed e' quindi di notevole instabilita' e fonte di tonalita' in produzione.
- L'OSSIDO DI FERRO che da' colorazioni variabili da un bruno con tonalita' verdastra, ad un bruno rosso simile al colore dello zucchero bruciato. Tale tonalita' e' realmente unica ed irripetibile, ma anch'essa come quella del Rame, dipende in gran parte dalla natura dello smalto e dal ciclo di cottura.
- L'OSSIDO DI COBALTO da' generalmente tonalita' blu intenso, con leggera sfumatura rossastra,ed e' abbastanza stabile con la temperatura.
- L'OSSIDO DI MANGANESE conferisce una colorazione bruno scura ai vetri, con tonalita' variabili fino al Viola, secondo il tipo del vetro e purtroppo secondo la cottura. E' Percio' anch'esso un agente colorante di notevole instabilita' anche se, in unione con l'ossido di ferro, impartisce colorazioni di notevole effetto cromatico.
- L'OSSIDO DI NICHEL e' usato per colorare i vetri ceramici in tonalita' comprese tra il verde grigio ed il sabbia. E' un Colorante di non forte intensita', raramente usato da solo, ed anch'esso e' abbastanza instabile.
- L'OSSIDO DI CROMO e' un buon colorante di notevole potere cromatico, dando luogo a colorazioni generalmente Verde intenso. Esso e' influenzato dalla natura chimica del vetro,in quanto l'ossido di cromo si combina facilmente con gli elementi presenti nel vetro stesso, per dare luogo a composti colorati che con la loro propria colorazione interferiscono con quella principale. Ad esempio se il vetro e' ricco in ossido di zinco, si hanno colorazioni marroni di diverse tonalita' per formazione di composti cromo-zinco. Per il resto e' abbastanza stabile rispetto alla temperatura, anche se come tutti gli Ossidi Metallici, non e' esente da tonalita'
Questo tipo di colorazione e' dovuta ad un meccanismo di soluzione del composto chimico nel vetro allo stato fuso. La conseguenza di cio' e' che durante tale dissoluzione si ha uno sviluppo di ossigeno, che generalmente da' luogo alla formazione di difetti superficiali come Puntinature, Bolle, ecc. Per tale ragione la tecnica di colorazione del vetro con ossidi metallici puri e' riservata ai vetri molto fusibili, oppure si ricorre alla tecnologia di produrre un vetro colorato per fusione direttamente con l'immissione del colorante nella miscela da fondere. In tale caso tutte le reazioni di sviluppo di gas avvengono nel forno fusorio ad alta temperatura e si ottiene un vetro colorato molto intensamente che poi viene usato in tagli con altri vetri neutri per ottenere la tonalita' desiderata.
Molto più importante nella pratica è la tecnica della colorazione dei vetri e smalti ceramici mediante additivazione ad essi di un COMPOSTO CHIMICO INSOLUBILE E COLORATO che rimane in sospensione nella massa vetrosa e conferisce ad essa la sua colorazione particolare.
Questa tecnica richiede appunto l'uso di coloranti che siano composti il più possibile inerti nei confronti del vetro allo stato liquido, che è in effetti un notevole agente chimico aggressivo. Per ottenere questo scopo, la Tecnica Ceramica produce tutta una quantita' di Coloranti, spesso impropriamente chiamati Ossidi, ma che in effetti sono composti Chimici particolari.
[fonte www.ricercaceramica.it]
Nero Fe3O4 |
Giallo FeOOH |
Giallo Rosso FeOOH + Fe3O4 |
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