Gli smalti sono composti a base metallica, come buona parte dei colori da terzo fuoco, i lustri si presentano pronti all’uso perchè il pigmento è disciolto in uno speciale medium o legante. Lo svantaggio principale della forma liquida è la tendenza all’evaporazione infatti, se non viene adeguatamente ostacolata con contenitori di piccole dimensioni a tenuta ermetica, causa la rapida essiccazione del prodotto.
I lustri si applicano a pennello, e necessario “tirare” bene il colore in uno strato sottile perchè una stesura disomogenea e grossolana potrebbe provocare la comparsa di macchie dopo la cottura.
Eventuali sbavature di applicazione del lustro si possono invece eliminare e migliorare con la gomma per oro oppure utilizzando un cotton fioc imbevuto di antiruggine.
Le colorazioni disponibili sono molte e generalmente non miscelabili fra loro; per ottenere gradazioni tonali più chiare è comunque possibile allungare il lustro con l’apposito diluente per lustri, che servirà anche per la pulizia dei pennelli.
Un fattore importante da tener presente è l’incompatibilità chimica dei lustri con i normali colori da terzo fuoco, che costringe all’adozione di cotture separate qualora il decoro preveda l’uso di entrambi i materiali.
Come l’oro e gli altri metalli liquidi, anche i lustri sono piuttosto delicati e richiedono temperature di cottura più basse rispetto a quelle impiegate per le polveri, sotto gli 800°, in forni provvisti di una buona evacuazione per l’ottimale evaporazione della componente liquida.
[s.brunetti]
Fonte: blog.libero.it/AURAGARRY/6694256.html |
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